Ecclesiastico spagnolo. Compiuti gli studi in Scozia e a Roma, fu ordinato
sacerdote nel 1888 e subito cooptato nella diplomazia vaticana. Fu delegato
apostolico in Canada, presidente dell'Accademia dei nobili e arcivescovo
titolare di Nicea. Da papa Pio X fu eletto cardinale e segretario di Stato.
Riformatore della liturgia, della struttura dei seminari e revisore del diritto
canonico, il suo nome è legato soprattutto alla lotta contro il
modernismo (V.). Autorevole rappresentante della politica vaticana,
riuscì a migliorare le relazioni con lo Stato italiano e firmare un
concordato con la Serbia ma, proprio a causa delle polemiche antimoderniste,
portò a rapporti faticosi con Austria, Germania, Spagna, Portogallo e
decisamente aspri con la Francia, dove si giunse alla rottura diplomatica e alla
separazione fra Stato e Chiesa. Benedetto XV lo scelse come segretario del
Sant'Uffizio (1914) e durante il pontificato di Pio XI collaborò alla
preparazione del concordato con l'Italia (Londra 1865 - Roma 1930).